Eccoci giunti alla quarta edizione della Microsoft Embedded
Conference, che, come ogni anno, raduna gli i Microsoft MVP
italiani su Windows Embedded/IoT e i Microsoft Evangelist degli
argomenti presentati.
La community DotNetCampania, insieme
BLEXIN (una società molto
attiva nell'ambito della didattica nell'ambito dell'informatica)
sono gli organizzatori di questa stupenda giornata gratuita
all'insegna dell'Internet of Things e di tutte le
tecnologie che ruotano intorno ad essa, dai micro-dispositivi al
cloud, passando per wearable, Realtà Virtuale, Agile e
altre tecnologie.
Il tutto è stato realizzato ieri, Sabato 7 Maggio 2016
al Centro Direzionale di Napoli, grazie agli sponsor: Microsoft,
BLEXIN, BEPS Engineering, Innovactive, adam|Factory e alle
community DotNetCampania e TinyCLR.it.
Questa conferenza nata con il nome di MEC (Microsoft Embedded
Conference) ha avuto molteplici evoluzioni passando ad
interessarsi, in modo più ampio, di Internet of Things e quindi
completando gli argomenti classici dell'embedded: nuove soluzioni
di programmazione e di sistemi operativi ed evoluzione di quelli
già in uso con l'inserimento delle nuove tecnologie emergenti, ad
esempio: organizzazione Agile, Realtà Virtuale, Wearables, ma
soprattutto CLOUD.
I servizi CLOUD, in particolare di Azure: HUB, Strema Analitics,
Machine Learning (solo per citarne alcuni) sono l'elemento di
evoluzione dei sistemi embedded di qualche anno per arrivare al
concetto di Internet of Things.
Riprendiamo l'agenda dal
sito ufficiale per ripercorrere insieme questa giornata
riportando fedelmente gli abstract di ogni intervento:
L'apertura, con la keynote di benvenuto, è stata presentata da
Michele Aponte, presidente di dotnetcampania, la community che
organizza e ospita l'evento.
Subito dopo
Erica Barone, Microsoft Evangelist per IoT e riferimento in
Microsoft per tutte le community italiane, ha presentato l'offerta
Microsoft per le soluzioni IoT:
Microsoft & IoT
Le tecnologie per realizzare scenari IoT sono molte, sia dal
punto di vista "Internet" sia dal punto di vista "Things". In
questa sessione vedremo una panoramica della value proposition di
Microsoft, con particolare focus sui servizi cloud: Azure IoT Hub e
Stream Analytics, ma anche Power Bi per la presentazione dei dati.
Si sfrutterà una semplice demo per spiegare come collegare i
diversi servizi allo scopo di ottenere un semplice scenario end to
end.
Si è passati alla sessione di
Mirco Vanini, eMVP e Alljoyn Ambassador, che ha presentato la
soluzione AllJoyn, un framework open source per l'interoperabilità
tra i device:
Customize and Control Connected Devices
Customize and Control Connected Devices Avere una casa piena di
serrature, luci, elettrodomestici e termostati in grado di
comunicare tra loro e il cloud è fondamentale per ottenere valore
dai dati acquisti. Sorge però un problema: a meno che tutti i
device/sensori/gateway provengono dalla stessa società non è
possibile farli parlare tra loro. AllJoyn è un
framework open source che abilita l'interoperabilità tra
dispositivi e applicazioni indipendentemente dal loro brand,
categoria, trasporto, sistema operativo e senza la necessità del
cloud. In questa sessione verranno illustrati i concetti
fondamentali di questo framework, la sua implementazione
all'interno di Windows 10, le relative API di utilizzo ed un
esempio "live" su un device IoT.
E' il turno di BLEXIN che,
con l'intervento di Maria Rosaria Aponte, che, partendo da questo
splendido incipit che è lo spirito con cui tutti gli speaker
partecipano a questo tipo di eventi:
Ha presentato le offerte di collaborazione e di corsi
professionali della BLEXIN.
Successivamente
Lorenzo Maiorfi, eMVP, uno dei fondatori di Innovactive e membro della
community TinyCLR.it, ha
presentato mBed 3.0, la nuova piattaforma di ARM per l'Internet of
Things:
mBed 3.0 - La piattaforma IoT embedded di ARM
mBed OS è il sistema operativo open source specificamente
progettato da ARM per le "cose" dell'Internet delle Cose. Il focus
di riferimento è quello dei microcontrollori basati su core ARM
Cortex-M, ossia il 99.99% di quelli attualmente utilizzati in
questo scenario. Ci sono quindi tutti gli elementi affinché questo
stack tecnologico lasci un segno indelebile nel mondo di chi
progetterà e svilupperà progetti IoT nei prossimi 10 anni.
Dopo pranzo Gianni
Rosa Gallina ed
io, anche noi eMVP, che da due anni ci stiamo interessando al
mondo dei wearable, delle varie Realtà alternative: Virtuali,
Aumentate, Contestuali, ecc… , abbiamo presentato la "
soluzione ImmotionAR ImmotionRoom" . In verità, la curiosità e
la voglia di provare personalmente l'emozione di muoversi senza
fili e altri sensori se non indossando gli occhiali Gear-VR, ha
spinto molti partecipanti a rinunciare alla pausa caffè per non
rischiare di perdere l'occasione. Ecco l'abstract della sessione,
ma il consiglio è di rimanere in contatto per sapere dove
presenteremo nuovamente l'
ImmotionRoom per poterla provare di persona ;-) .
Introduzione alla VR e interazioni naturali
In questa sessione avremo una breve introduzione alla Realtà
Virtuale e tecnologie relative (Oculus Rift, Samsung Gear VR,
Google Cardboard, HTC Vive, etc.), vedremo come si sviluppa per VR
usando Unity 3D, e quali sono i principali problemi e sfide della
VR. In seguito, andremo un po' più in dettaglio sul problema della
locomozione in VR e sulle interazioni naturali, dimenticando
gamepad/keyboard/mouse e introducendo possibili soluzioni per usare
corpo/mani/piedi, soffermandoci in particolare sulla
soluzione ImmotionAR ImmotionRoom, con una piccola demo dal
vivo.
Nell'ultima sessione della giornata
Felice Pescatore
Paolo Patierno , il primo MVP per ALM e il secondo eMVP e
ideatore della conferenza, hanno presentato un'interessante
applicazione della metodologia Agile al mondo dell'IoT:
AgileIoT: Agile meets Internet of Things
In questo talk andremo a scoprire AgileIoT, la nuova metodologia
Agile dedicata al mondo dell'Internet of Things. Non è infatti
possibile affrontare la governance e lo sviluppo di una nuova
soluzione IoT prendendo in prestito approcci del mondo del
software, dell'hardware o del Cloud, e considerando il tutto in
modo disgiunto. Bisogna, invece, ragionare in modo olistico in
funzione di quelli che sono i due elementi portanti dell'Internet
of Things: gli Smart Things ("T") connessi e gestiti dal Cloud
("I", Internet).
In chiusura di giornata, siamo riusciti a dare il tempo a chi
non era ancora riuscito a provare l'ImmotionRoom di vivere questa
esperienza immersiva e naturale.
A conclusione della giornata ci siamo ripromessi di organizzare,
come l'anno scorso, altre giornate sulle stesse tecnologie per
portarle un po' in giro per l'Italia: a Torino coinvolgendo la
community TTG (Torino Tecnologies Group di cui facciamo parte sia
Gianni che io e a Mestre dove Mirco può coinvolgere XeDotNET
(community locale in cui è molto attivo).
Rimanete in contatto ….